Autrice di diversi romanzi, Jane Rogers scrive anche per la radio (adattamenti radiofonici di grandi classici per la BBC) e le sceneggiature per trasposizioni cinematografiche o televisive delle sue opere (il film Island, ad esempio, o la miniserie Mr Wroe’s Virgins). Come al solito, le sue opere non sono state tradotte in italiano… e neanche i film: nemmeno la serie, nonostante tra gli attori ci siano Jonathan Pryce e Minnie Driver.
Una delle tematiche più ricorrenti nel suo lavoro è il rapporto genitori-figli: madri che passano le proprie ansie ai figli, padri che ne determinano la vita, così come l’assenza di genitori ed il suo effetto sulla riuscita (o meno) di una persona. Si tratta di una tematica che viene esplorata in vari modi e in in diverse ambientazioni: dal presente, al passato, fino a futuri distopici nelle ultime opere, nei quali le sue eroine vengono messe alla prova in vari modi, proponendo sempre una riflessione sui concetti di maternità e di scienza.
Dopo una ricerca in rete ho subito ordinato Promised Lands e The Voyage Home, per le tematiche postcoloniali, che mi hanno sempre affascinata. Sarei curiosa di provare a leggere anche una delle opere più recenti, dove prevale il taglio distopico con storie incentrate sul femminile.
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